Ridurre l’indebitamento si può: la legge 3/2012 quando venne approvata, è stata indicata come “la legge salva suicidi”, perché in realtà era il primo intervento legislativo volto a ridare speranza a coloro che, schiacciati dai debiti, si ritrovano in situazioni economiche difficili.

Ridurre l’indebitamento: in cosa consiste la “Legge salva suicidi”

La Legge 3 del 2012 ( modificata nel 2019 con interventi che entreranno in vigore a fine 2020) è una vera e propria norma, che prevede l’attivazione di una procedura in Tribunale a favore dei soggetti sovraindebitati. Con questo termine si definisce la situazione precaria e di difficoltà economica di chi, consumatori o piccole imprese, non riesce più a far fronte ai propri debiti a causa di una situazione di evidente squilibrio tra le attuali disponibilità economiche ed i debiti residui”. Quando si parla di un “Consumatore sovraindebitato” ci si riferisce ad una persona, famiglia o piccola impresa, che per ragioni di qualunque natura, trova notevoli difficoltà nel pagare i debiti a suo carico.

Scopo della legge è che il “Consumatore” in difficoltà potrà tornare ad essere una persona serena, che viene reinserito nel proprio contesto sociale e torna ad essere nuovamente produttiva. Pertanto si concede al debitore “meritevole” di pagare tutto ciò che, di fatto, può pagare. E ciò a seguito di una ordinanza del giudice che omologa il “Piano del Consumatore” proposto dall’OCC.

Le procedure: a chi sono rivolte e in cosa consistono?

La procedura è riservata ai soggetti non fallibili, ovvero a queste categorie di debitori:

  • Piccole imprese non fallibili (meno di 200.000 euro di fatturato negli ultimi tre anni)
  • Semplici consumatori: dipendenti, pensionati
  • Professionisti
  • Aziende agricole di qualsiasi dimensione
  • Start up innovative
  • Enti no profit

I Presupposti sono:

  1. Che il debitore sia un soggetto non fallibile.
  2. Che si trovi in stato di sovraindebitamento.
  3. Che risulti libero da dimostrati atti di frode nei confronti dei creditori.

Le procedure previste dalla norma sono tre e sono tra loro molto diverse:

Il Piano del consumatore: questa procedura è riservata al consumatore considerato “meritevole”, il quale, rispetto ad altre categorie, può ottenere vantaggi maggiori. Viene inteso “meritevole” chi, senza atti dipendenti dalla propria volontà, si ritrova in una situazione di sovraindebitamento .

Alcuni esempi di tali “eventi imprevisti” sono le malattie, il divorzio, il licenziamento, una calamità naturale.

Accordo con i creditori: tale procedura si rivolge a tutte le categorie di debitori, e consiste, in pratica, in una sorta di “concordato”. Il soggetto debitore compone (seguito da un Organismo di Composizione della Crisi (OCC)  un percorso di parziale pagamento ai creditori, costruendo in tal modo una credibile offerta. Se almeno il 60% dei creditori ritiene idonea tale offerta e la accetta, anche il rimanente 40% dovrà “adeguarsi” a tale proposta di pagamento ridotto del debito.

La Liquidazione del patrimonio: è la procedura riservata a chi non è in grado di comporre una proposta rivolta ai propri creditori, ma intende ugualmente liberarsi di debiti che non può pagare. In questo caso l’operazione di sdebitamento prevede un percorso nel quale ogni bene di proprietà del soggetto sovraindebitato verrà venduto, in modo che il ricavato possa essere distribuito tra i creditori. Dopo quattro anni, il debitore potrà chiedere che il debito rimanente non pagato venga cancellato e ritornare ad una vita normale e serena.

A queste tre forme di sdebitamento si può accedere in qualsiasi momento della crisi del debito.

Lo Studio Santalco propone il seguente percorso consulenziale:

  1. Il Consumatore deve rivolgersi al Consulente per richiedere un parere sulla possibile soluzione giuridica da seguire.
  2. Solo attraverso il parere di un consulente tecnico di procedure di sovraindebitamento, e di un legale che ben conosca la Legge e che abbia comprovata esperienza, sarà possibile ottenere un risultato.
  3. E’ necessario che sia il consulente che il legale compiano una prima valutazione della situazione generale di indebitamento, e propongano la soluzione più idonea per l’avvio della procedura di sdebitamento.
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